Archivio tag | pd

La pancia, metaforica e reale, della politica italiana

Toni pacati, larghe intese, fair play, almeno apparente, tra vincitori e vinti, persino un ricambio generazionale che riaccendeva le speranze. Fino a qualche settimana fa la politica italiana sembrava vivere un’ inusuale, seppur breve, stagione di toni moderati. Da qualche giorno però la musica, per non dire il frastuono, è tornata quella di un tempo, quella a cui le nostre orecchie sono ormai più abituate. La politica è di nuovo emotiva, più di “pancia” che di testa, complice l’acceso dibattito sulla legge elettorale. In breve tempo ci sono stati ritorni, dimissioni, rotture e i toni si sono di alzati.

Ci sono Stefano Fassina e Gianni Cuperlo che mal sopportano le uscite del segretario Renzi, indiscusso protagonista e regista del dibattito attuale, e si indispettiscono al punto di preferire le dimissioni. C’è Silvio Berlusconi, l’Araba Fenice alla sua ennesima rinascita, che torna in scena, come sempre, da protagonista e provoca reazioni accese. Il Pd si spacca sull’incontro con Renzi, l’arrivo al Nazareno del Cavaliere viene salutato da lanci di uova.

Continua a leggere su Huffington Post 

Alla Fine il #csxfactor lo ha vinto #OscarGiannetto

Tra i “Fantastici 5”, alla fine l’ha spuntata Oscar Giannetto. Il dibattito tra i candidati per le primarie del centrosinistra, almeno su Twitter, lo ha vinto lui. Non un politico in carne e ossa, ma un’icona digitale e pop, nata grazie all’inconsapevole fantasia di una 26enne lavoratrice precaria e studentessa di Scienze Politiche.

Oscar Giannino

Serena Bramante, sostenitrice di Nichi Vendola, rivolge un quesito a Matteo Renzi citando il fondatore di “Fermare il declino” Oscar Giannino, ma cambiandogli il cognome in Giannetto. 
In studio solo qualche risata e il visibile imbarazzo della ragazza. Il giornalista Gianluca Semprini riprende le redini del confronto a cinque, ma su Twitter Giannetto occupa già tutti i cinguettii con le hashtag #csxfactor e #ilconfrontoSkytg24

Serena Bramante

E, prima che il dibattito finisca, Oscar Giannetto ha un profilo Twitter creato ad hoc, che in poche ore guadagna quasi 1000 followers. Grande successo anche per il nuovo profilo Facebook e per la pagina Oscar Giannetto For President.
Alla fine, almeno sui social network, ha vinto lui. Alla faccia dei Pantheon della sinistra redenta, dei cacciatori di nuvole e, soprattutto, dell’atmosfera da “volemose bene” che ha dominato durante il confronto, ma che, forse, è anche parte della magia democratica delle primarie.

Questo post è stato pubblicato su L’ Huffington Post 

#PrimariePd, tra il malinconico Hopper di Bersani e l’ultra pop di Renzi

Pierluigi Bersani ha dato il via alla campagna per le primarie del PD partendo da Bettola, suo borgo natio. E non da un luogo qualunque, ma dalla pompa di benzina che fu di suo padre. Il simbolo dell’Italia più genuina, che lavora, ma anche emblema dell’ultima, devastante, crisi economica. Dei giorni in cui i rincari del carburante diventano lo specchio degli italiani in declino.

Il manifesto di Bersani per il raduno di Bettola

Per il manifesto dell’adunata è stata scelta un’immagine ispirata ai quadri di Edward Hopper. Estetica malinconica o ironica citazione del fotomontaggio che l’anno scorso impazzava sul web, in cui il celebre scatto di Bersani, solo al tavolo con una birra, veniva reinterpretato proprio con lo stile del pittore realista americano?

La parodia “bersaniana” di Nighthawks di Hopper

Lo sfidante Matteo Renzi attinge invece dall’iconografia più moderna dei social media e fa suo il tormentone Keep Calm and…, concludendolo, ovviamente, con l’imperativo “Rottama!” A questo il sindaco di Firenze affianca  un shop-online che vende gadget griffati Adesso!. Ci sono le tazze, le felpe e le cover per i-phone, chi ha un Blackberry o un altro smartphone si arrangi pure. E poi c’è il camper, icona, manco a dirlo, da sogno americano. Mezzo ideale per andare alla conquista di spazi sconfinati.

Keep Calm and Rottama

Ma per macinare chilometri il caravan di Matteo ha bisogno della benzina, citata dallo sfidante Bersani. E allora chi vincerà?

L’immaginario di Renzi e la retorica obamiana

“Accetto la candidatura”, “Emozione”, “Cammino”, “Futuro”, “Europa”, “Merito”. “Speranza”, “Giovani”. Matteo renzi lancia la sua campagna elettorale per le primarie del Pd con un discorso liberamente ispirato all’ultimo di Barck Obama. Il sindaco di Firenze ha fatto sapere dal palco di Verona di voler “Guidare l’Italia per i prossimi cinque anni”, si è rivolto anche ai berlusconiani delusi e ha citato il figlio.

Una retorica di ampio respiro che si distacca dall’immaginario Pop, con citazioni che spaziavano da Mary Poppins ai Righeira, passando per la Polaroid, sfoderata durante la convention Big Bang di giugno.

L’America è comunque ancora molto lontana…

Cambia il vento, ma noi no. Fa discutere il manifesto sexy del PD

Il vento sarà anche cambiato, da Milano a Napoli, passando per la Sardegna, ma la pubblicità rimane  la stessa. Per diffondere il trionfo del cambiamento a sinistra e , sopratutto, per promuovere la Festa dell’Unità a Roma,  il Pd ha scelto un paio di gambe sexy e una gonna svolzzante. Un manifesto più pubblicitario che politico che ha suscitato le critiche di molti, a partire dal movimento Se non ora quando?, che, il 13 febbraio,  aveva organizzato la manifestazione contro le donne “da bunga-bunga”.

Il manifesto "incriminato" promuove la Festa de L'Unità a Roma

«L’abbinamento fra lo slogan “Cambia il vento” e l’ennesima immagine strumentale del corpo femminile», si legge in una nota del gruppo, «ci lascia stupite e attonite. Il comitato protesta ancora una volta di fronte all’uso del corpo delle donne come veicolo di messaggi che nulla hanno a che fare con esso e invita il Partito democratico romano a ritirare la campagna, anche per rispetto verso milioni di donne italiane il cui voto è stato fondamentale nelle amministrative e nei referendum nazionali del 12 e 13 giugno».

La campagna di lancio de L'Unità

Eppure non è certo la prima volta che il centro sinistra usa il corpo femminile in una campagna. Come dimenticare le belle gambe e lo spendido lato B immortalato da Oliviero Toscani per il lancio della nuova edizione de L’unità con la direzione, tutta al femminile, di Conchita De Gregorio… Peggio (o meglio, a seconda dei punti di vista) è riuscito a fare Mattia Di Tommaso, aspirante consigliere comunale a Roma, in quota socialista, che al grido di “Basta con le facce da c…”si è fatto pubblicità con un  primo piano dello straordinario derrière della pornostar Milly D’Abbraccio.

Il porno-manifesto del socialista Mattia Di Tommaso