Archivio tag | proteste

Arte di protesta in Giappone. Un dito medio contro il nucelare

Non si fermano in Giappone le proteste contro il nucleare, amplificatesi dopo il tragico incidente dello scorso anno alla centrale di Fukushima. Nell ‘impero del Sol Levante si usano però forme di dissenso pacifiche e artistiche, la cui forma elegante riesce a veicolare anche un contenuto duro e  rabbioso. Come le candele a forma di […]

La “Pietà Yemenita” di Samuel Aranda trionfa al World Press Photo

Una donna velata tiene tra le braccia un uomo ferito. Il Niqab le copre gli occhi, il suo dolore sembra soffocato. A trasmettere la disperazione ci pensano la postura dei soggetti, la desolazione dell’ambiente, la composizione dell’immagine che rievoca immediatamente La Pietà di Michelangelo.

La foto di Samuel Aranda ha vinto il World Press Photo

La foto di Samuel Aranda ha vinto il World Press Photo

E’ questo la foto, firmata dallo spagnolo Samuel Aranda, che ha vinto il World Press Photo 2012, uno dei più famosi premi internazionali di foto giornalismo. Lo scatto risale al 15 ottobre 2011 ed è ambientato nello Yemen, nell’ospedale da campo allestito in una moschea della capitale Sanaa.

La Pietà di Michelangelo

La Pietà di Michelangelo

Ancora una volta, dopo la copertina di Time che aveva eletto “il manifestante” personaggio dell’anno, le rivolte arabe sono protagoniste di un immagine che diventa simbolo dell’anno appena trascorso e icona mediatica.

I manifestanti del Time

I manifestanti del Time

 

Russia, la protesta diventa Viral Art e il web la racconta in streaming

Lo scorso 4 febbraio a Mosca decine di migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l’attuale primo ministro e candidato presidente Vladimir Putin. In quella che è stata  l’ultima puntata del dissenso, dopo i cortei del 10 e del 24 dicembre, sono entrati in scena anche i manifestanti pro-Putin. Alcuni di loro, però, sarebbero dei prezzolati.

E mentre in rete circolano i video di alcuni “esperti figuranti della politica” che si fanno pagare 500 rubli  per partecipare al corteo filogovernativo

l’opposizione si sbizzarisce con forme di protesta sempre più creative. Vere e proprie performance,  diventate oggetto di un approfondimento, a sua volta molto interessante perché esempio di talk-show in streaming,  sulla verione inglese della tv araba  Al Jazeera.

Chissà cosa riusciranno a inventarsi gli oppositori da qui al 4 marzo. Certo avranno bisogno ancora di molta fantasia, e non solo, per battere il primo ministro in carica.

Fantasia che, invcece, non è mancata ad AP. Come svelato da Linkiesta, i photoeditor della famosa agenzia di foto-giornalismo hanno taroccato una foto dei manifestanti, spacciandola per uno scatto dello scorso 4 febbario, mentre era datata 1991.

La foto incriminata

La foto incriminata

Russia, la fantasia scende in campo contro Putin

Nastri e palloncini bianchi, pupazzetti e omini del lego, secchielli blu sul tetto del macchine per scimmiottare un lampeggiante, ritrovi clandestini in bar e caffé e persino uomini sandwich.

I pupazzetti anti-Putin sono stati sequestrati dalla polizia

Quando si vuole, ma non si può, protestare, subentra la fantasia. Succede in Russia, a Mosca come in Mongolia, dove la popolazione vorrebbe rivendicare il diritto di voto libero. Il 4 marzo i cittadini dell’ex Urss saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente.

il "Cerchio bianco" per protestare contro i brogli

Il candidato favorito sembra essere il premier Vladimir Putin, al potere da quasi 13 anni. A sostenerlo è soprattutto il suo braccio destro e attuale Capo di Stato Dimitri Medvedev. A non volerlo più vedere, invece, sono i molti, soprattutto dopo i brogli elettorali delle elezioni parlamentari dello scorso dicembre.

Peccato che per i dissidenti manifestare non sia impresa facile, ma gli avvocati dell’opposizione hanno trovato uno stratagemma: per gli eventi con un solo partecipante non occorrono né preavviso né autorizzazioni. E così largo ai picchetti solitari e alle proteste silenziose, già in voga ai tempi dell’Urss.

Il Caffè Pushkin è una delle "sedi" del dissenso

Nonostante tutto, gli oppositori di Putin sono riusciti ad ottenere il permesso anche per una manifestazione di massa il prossimo 4 febbraio. L’autorizzazione, però, è valida solo per 50mila persone. A tutti gli altri toccherà, ancora, inventarsi qualche cosa di nuovo.