Cosa resterà di questi spettacolari anni zero?
Fine d’anno e fine decennio. Tanti i i cambiamenti e le rivoluzioni sociali dell’ inizio di questo millennio che sancisce la vittoria definitiva della società dello spettacolo, per dirla con Guy Debord. Non a caso ad aprire il decennio sono stati, nel 2001, la prima edizione del Grande Fratello e l’Hollywood di Cattelan.
L’opera dell’ormai non più enfant terrible dell’arte italiana, sempre pronto a scatenare dibattiti e polemiche, è una replica perfetta della scritta Hollywood, installata sulle colline di Palermo in occasione della 49a Biennale di Venezia.
Questo gigantesco ready made ha fatto da titoli di testa a un decennio in cui l’Italia è diventata provincia, anzi suddita, della televisione. Le immagini sono al potere e la nostra immaginazione si addormenta sempre di più. Non è forse un caso se lo stesso Cattelan, qualche anno dopo, ha impiccato il futuro, rappresentato da fantocci di bambini, a una quercia nel centro di Milano.
La conclusione più ovvia della battaglia tra realtà e finzione, tutti si indignarono, in pochi capirono il vero, sconfortante, messaggio.
Nessuno, o quasi, si indigna per quello che passa in tv
Speriamo almeno in un decennio migliore.
A tutti buon anno!